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abete
(bot.)
=
abêto; bexo abete rosso o albero di Natale (Picea excelsa), abete bianco o abezzo (Abies pectinata)
acacia
(bot.)
=
acàccia genere di piante della famiglia delle Mimosaceae (o Fabaceae), ci sono circa 1300 specie di acacia al mondo. Col termine acacia ci si riferisce alla specie Robinia pseudoacacia, originaria dell'America del Nord, alta fino a 25 metri, i giovani rami sono spinosi con fiori bianchi profumati. Vedere anche gaggìa
acero campestre
(bot.)
=
éubio chiamato volg. obbio.
Acero (Axero in dialetto locale) è una frazione di 30 abitanti del comune di Borzonasca, in Valle Sturla, a circa 800 metri slm.
acetosa
(bot.)
=
agrétta, rumixa (Mele), rusma (Masone), sarinella (Acero) Rumex acetosa o erba brusca è una pianta erbacea, perenne, provvista di una grossa radice, dalla quale, in primavera, si sviluppa un fusto eretto, poco ramificato di colore rossastro, può raggiungere l'altezza di un metro
acetosella
(bot.)
=
agrétta erba infestante delle Ossalidacee, con foglie acidule, usata per il ripieno dei pansoti; comunemente chiamato trifoglio
acino d'uva
(bot.)
=
axinélla; pl. axinélle
aconito
(bot.)
=
àntoa Aconitum anthora o àntora, pianta erbacea delle Ranunculaceae, può raggiungere il metro d'altezza, presenta fiori giallastri e foglie di un odore disgustoso se stropicciate. Cresce nei luoghi montani e freddi, nelle Alpi, in Liguria sul monte Antola e dintorni; è molto velenosa
agave
(bot.)
=
èrba spâ Agave americana, pianta succulenta; trasportata dall'America nel 1561, nasce spontanea in Liguria lungo il mare.
Col nome èrba spâ da noi si chiamano impropriamente altre piante che hanno foglia a forma di spada
aglio
(bot.)
=
àggio
agrifoglio
(bot.)
=
agriféuggio Ilex aquifolium, Alloro spinoso o Pungitopo maggiore, albero o arbusto sempreverde; pianta sacra e portatrice di fortuna, nel passato usata per scacciare la sfortuna dalle case, gli spiriti maligni e le maldicenze della gente; usato come decorazione natalizia
agrimonia
(bot.)
=
èrba melìnn-a Agrimonia eupatoria o erba di San Guglielmo, appartiene alla famiglia delle Rosaceae, è perenne con fiori gialli. Erba amara, ricca di tannino, di resine e soprattutto di acido salicilico, leggerm. astringente.
Il popolino usava decotti delle foglie come ammollienti nella tosse (Flora popolare ligure, 1897)
ailanto
(bot.)
=
èrbo da spussa
albarola
(bot.)
=
ûga gianchétta uva albarola, vitigno a bacca bianca molto diffuso in Liguria nella zona delle Cinque Terre e in Toscana. Presenta molte affinità con la Bianchetta Genovese, vitigno autoctone ligure, si pensa che si tratti della stessa uva chiamata con due nomi diversi, tesi supportata anche da analisi di laboratorio
albatra
(bot.)
=
armón (Ge), armòtto (Tigullio) frutto del corbezzolo, vedere corbezzolo
albera
(bot.)
=
àrboa vedi pioppo
alberellino
(bot.)
=
erboettìn dimin. di alberello
alberello
(bot.)
=
erboètto piccolo albero; forma di allevamento della vite senza l'ausilio di sostegni; pioppo bianco; // vasetto, barattolo
albero
(bot.)
=
èrbo; èrbo alupòu (a. fradicio dall'umidità); èrbo de Giùdda (a. di Giuda, Cercis siliquastrum); // remondâ 'n èrbo (tagliare i rami inutili e secchi) prov. Da l'èrbo se conosce i frûti (Gli asini si conoscono dalla sella); Pe 'n corpo no cazze 'n èrbo (Per un colpo non cade un a.)
albicocca
(bot.)
=
bricòcalo (sm), armognìn (sm) frutto dell'albicocco; varietà tipica ligure è la Valleggia (località in prov. di Savona), frutto dalla polpa soda e dolce, buccia di colore arancio, sottile e liscia, con puntinature rosso mattone
albicocco
(bot.)
=
bricòcalo, èrbo de bricòcali Prunus armeniaca, albero da frutto, noto anche come armellino nei dialetti veneti, pianta originaria della Cina, famiglia delle Rosaceae
alloro
(bot.)
=
öféuggio, ouféuggio; baxapræve (lauro spinoso) pianta aromatica e officinale appartenente alla famiglia Lauraceae; usato per il mal di stomaco come tisana
aloe
(bot.)
=
aloè pianta succulenta
amarena
(bot.)
=
amarêna, çêxa amaêna, agrejòtta (Prunus cerasus) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee e al genere Prunus. Ciliegia piccola d'un rosso vivo e dal gusto amarognolo, indicata per conserve, gelati e sciroppi. In Piemonte agriotta, nella Lombardia amorasca
anacardo
(bot.)
=
acaxó
ananas
(bot.)
=
ananàsso, ananàs
anguria
(bot.)
=
patêca
anice
(bot.)
=
ànexi
antemisia
(bot.)
= vedi camomilla dei tintori
antora
(bot.)
=
àntoa vedi aconito
arachide
(bot.)
=
pistàccio chiamata anche nocciolina americana o spagnoletta. (pistacchio = festécco)
arancia
(bot.)
=
çetrón; pl. çetroìn arancia amara o melangola (margaitìn), arancio di Portogallo (portogâ); spicchio d'arancia = gælo de çetrón
arancio
(bot.)
=
çetrón vedi arancia
arbusto
(bot.)
=
arbùsto pianta legnosa con ramificazioni che partono fin dalla base, denominata anche frutice
arbusto spinoso
(bot.)
=
spinón
aro
(bot.)
=
téuscego, èrba danâ, èrba bìscia, luggea, oêgia d'âze gigaro chiaro (nome scientifico Arum italicum) piccola pianta erbacea dei sottoboschi appartenente alla famiglia delle Araceae, alta 4-10 cm. molto tossica. Dettagli
artemisia
(bot.)
=
santonìnn-a pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae
asparago
(bot.)
=
spægo, sparago (it), spaighèa (Leivi), spàrgio (Sp); pl. spæghi pianta erbacea delle Gigliacee, di cui si mangiano i getti
assenzio
(bot.)
=
mêgo Artemisia absinthium, pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae, pianta medicinale, perenne, alta fino a 1,5 m.
avena
(bot.)
=
biâva, avénn-a
bacca
(bot.)
=
bàlla frutto di bosco
baccello
(bot.)
=
téiga frutto delle Leguminose contenente i semi commestibili (fagioli, piselli, fave ecc.); in pratica è la buccia dalla quale sgranare (destegâ) i semi
bagolaro
(bot.)
=
fralêgoa, èrbo de foetti detto anche spaccasassi, arcidiavolo, fraggiracolo, frassignuolo, giracolo, loto ciriegio, fava greca. Celtis australis, albero di prima grandezza, con foglie ruvide e appuntite. Nasce nei luoghi montuosi, dove affonda le sue radici anche fra gli strati e fessure di pietre e massi. Produce piccoli frutti a guisa di ciriegie, ma con poca polpa. Il legno è tenacissimo e i rami pieghevoli e resistenti; si usa per cerchi da caratelli, racchette da gioco e altro.
balsamina
(bot.)
=
belliòmmi, belòmmo, beiomi Impatiens balsamina, detta anche begliuomini o lisetta, pianta erbacea annuale, può raggiungere un'altezza di 50 cm e la sua fioritura avviene da luglio a settembre
banana
(bot.)
=
banànna
barba di becco
(bot.)
=
barbabécco, barba de becu (Sarzana) Tragopogon porrifolium, barba di becco, famiglia delle Asteraceae, pianta erbacea dai fiori gialli; nomi comuni: Salsefrica, Baciapreti, Scorzabianca
barbabietola
(bot.)
=
giærâva
barbatella
(bot.)
=
botûa, fèrla talea; è una piccola pianta di vite, generata da una porzione di tralcio della pianta madre generalmente con una lunghezza di circa 25-30 cm e con spessore che varia dai 6-14 mm
barbatella /2
(bot.)
=
reigûa ramoscello di vite, il quale si conficca nella terra curvandolo e piegandolo dalla pianta madre, per reciderlo e trapiantarlo una volta radicato
basilico
(bot.)
=
baxaicò, baxeicò pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, normalmente coltivata come pianta aromatica. In Liguria, è utilizzata per fare il pesto, una salsa usata per condire la pasta (trenette, trofie, gnocchi, corzetti, lasagne, ecc.)
bella di giorno
(bot.)
=
bèlla de giórno Convolvulus tricolor, vilucchio tricolore o campanelle a tre colori, è una pianta erbacea annuale a fioritura primaverile-estiva; i fiori hanno un contorno celeste, binchi nel mezzo e gialli nel fondo
bella di notte
(bot.)
=
vintidôe Mirabilis jalapa, pianta erbacea tuberosa appartenente alla famiglia delle Nyctaginaceae, originaria del Perù; dimensioni tra i 30 e gli 80 cm di altezza; i fiori si schiudono all'imbrunire ed emanano un profumo molto intenso
belladonna
(bot.)
=
bèladònna Atropa belladonna, è una pianta a fiore della famiglia delle Solanaceae, pianta erbacea e perenne, dotata di un grosso rizoma dal quale si sviluppa un fusto robusto, eretto e ramificato, di altezza compresa tra i 70–150 cm; l'ingestione delle sue bacche causa la morte
bergamotto
(bot.)
=
bergamòtto Citrus × bergamia, agrume del genere Citrus, coltivato prevalentemente in provincia di Reggio C.
betulla
(bot.)
=
betólla Betula, famiglia delle Betulacee, alberi e arbusti a fogliame caduco che possono raggiungere i 15–30 m di altezza, caratterizzati da corteccia bianca sporca
biada
(bot.)
=
biâva, avénn-a biada è un composto di cereali (avena, segale, orzo, farro) e legumi (fava, veccia) che si dà come nutrimento per il bestiame (asini, cavalli, mucche)
biancospino
(bot.)
=
giancospìn arbusto appartenente alla famiglia delle Rosaceae e al genere dei Crataegus
bietola
(bot.)
=
giæa; pl. giæe
boragine
(bot.)
=
borâxa; pl. borâxe vedi borragine
borlotto
(bot.)
=
faxeu lumê varietà di fagiolo grosso, di forma rotondeggiante e di color rossiccio
borraggine
(bot.)
=
borâxa vedi borragine
borragine
(bot.)
=
borâxa; pl. borâxe pianta erbacea annuale della famiglia delle Boraginaceae e del genere Borago, chiamata anche borrana; le foglie si mangiano in insalata o fritte, o nella zuppa alla zeneize
borragini
(bot.)
=
borâxe vedi borragine
borrana
(bot.)
=
borâxa
bosso
(bot.)
=
bùscio arbusto cespuglioso sempreverde, genere Buxus, famiglia Buxaceae
brugo
(bot.)
=
brûgo scopa da granate, ramazza; Erica scoparia (fam. delle ericacee) è una delle 8 specie di erica presenti in Italia, conosciuta anche come brentolo
brusco
(bot.)
=
brùsco pungitopo (Ruscus aculeatus) è un basso arbusto sempreverde con tipiche bacche rosse impiegate come ornamento natalizio, appartenente alla famiglia delle Asparagaceae
bubbola
(bot.)
=
tignôza Agaricus procerus, specie di fungo che ha il gambo rigonfiato alla base a mo' di bulbo e che si assottiglia all'avvicinarsi al cappello. Il suo cappello nella prima età è tondo, poi diventa campanulato, poi si spiana; ha il color della fuliggine e le sue lamine sono assai larghe, bianche, sfumate di ocraceo-cenerino, che si fa più intenso coll'età. Si mangia il solo cappello, essendo il gambo durissimo. Nella riviera di Levante è conosciuto sotto il nome di Madonninn-a. Commestibile dopo prolungata cottura
bucaneve
(bot.)
=
bucanéive Galanthus nivalis, pianta perenne, erbacea ed eretta della famiglia delle Amaryllidaceae
buccia
(bot.)
=
scòrsa, pélle; // bôga de limón (b.di mezzo limone spremuto) baccello (téiga)
buglossa
(bot.)
=
léngoa de beu Anchusa officinalis, famiglia delle Boraginaceae, presente nelle regioni settentrionali, cresce in luoghi incolti
bulbo
(bot.)
=
bùlbo parte ingrossata alla base del fusto circondata da spesse squame o foglie basali
buon enrico
(bot.)
=
spinàsso sarvægo pianta erbacea (Farinello buon-enrico)
cacao
(bot.)
=
cacâvou, cacâo (it)
cachi
(bot.)
=
càcco, giòspero frutti commestibili che maturano in autunno, ricchi di vitamine, originari della Cina
caco
(bot.)
=
càcco, giòspero frutto rossiccio dell'omonimo albero, ricco di vitamine, matura in autunno, chiamato anche Diospero o più raramente Loto
calugine
(bot.)
=
râxa in botanica: peluria che ricopre foglie e frutta dandole un aspetto vellutato (es. le pesche)
camelia
(bot.)
=
camélia Camelia japonica è la specie più coltivata nei giardini; conta più di cento specie
camomilla
(bot.)
=
camamìlla Matricaria chamomilla, pianta erbacea annuale
camomilla dei tintori
(bot.)
=
camamìlla di tenzoéi Antemisia, Anthemis tinctoria, Cota tinctoria, margherita dei tabaccai: pianta biennale con fiori di colore giallo dorato
campanella
(bot.)
=
canpanélla, canpànula, verlugoa, ligaoea Convolvulus arvensis, convolvolo o vilucchio, pianta erbacea perenne, rampicante o strisciante, con un rizoma sotterraneo che ogni anno emette radici e fusti. I fiori son bianchi, è considerata pianta infestante nei giardini a causa della sua rapida crescita.
Calistegia delle siepi
campanula
(bot.)
=
canpanélla Le specie del genere Campanula sono piante erbacee, normalmente perenni (esistono anche specie annuali e bienni), le radici sono quasi sempre grosse (rizomatose).
Vedere campanella
canapa
(bot.)
=
càneva
canna
(bot.)
=
cànna
cannella
(bot.)
=
canélla
canneto
(bot.)
=
caniòu; // pl. canioéi luogo in cui crescono molte canne
capelvenere
(bot.)
=
capovénere Adiantum capillus-veneris, felce della famiglia delle Adiantaceae. Si trova comunem. nei muri dei pozzi o nelle grotte dove stilla l'acqua
capperi
(bot.)
=
tàpani
cappero
(bot.)
=
tàpano
carciofo
(bot.)
=
articiòcca, ardiciòcca
cardo
(bot.)
=
gàrdo, spinón famiglia delle Asteraceae, note come cardi, dall'aspetto di erbacee annuali o perenni
carota
(bot.)
=
caròtoa, caròtta
carpine
(bot.)
=
càrpi albero delle Betulaceae, detto anche carpino bianco
carruba
(bot.)
=
caróbba frutto del carrubo sono grandi baccelli indeiscenti lunghi 10–20 cm, spessi e cuoiosi, maturano tra agosto e ottobre. Bædìnn-a (seme della carruba).
carrubo
(bot.)
=
èrbo de caróbbe, caróbbo (Ceratonia siliqua) albero tipico delle zone calde mediterranee, famiglia delle Fabacee; ha proprietà curative. Può raggiungere un'altezza di 9-10 m. e diventare pluricentenario
castagna
(bot.)
=
castàgna; // rostîa (c.arrostita); balétto o balòtta (c.lessa con la scorza); peâ (c.lessa senza scorza); réboa (c.secca lessata); c. d’Ìndia (c.d'India) Frutto del castagno.
C. vuota (scofelóggio, scofón) quelle c. che si trovano nei ricci (rìsse) e sono minuscole e senza contenuto; peluria interna delle c. (lùggio); sansa, residui di bucce (lórba); spulare, levare la pula (valâ); sbucciare le c. (peâ); togliere dai ricci (derisâ); seccatoio (secaeso); vaglio (vàllo); pattona (polenta di farina di c.) (patónn-a); farina di c. (castagnìnn-a); c. secche lessate col guscio e affumicate (vegétte) [Casaccia p.818]
castagne lesse
(bot.)
=
prebogîe castagne secche e bianche, cioè mondate della scorza e peluria (lùggio), cotte nell'acqua
(Casaccia 1876 pag.613)
castagne secche lessate
(bot.)
=
vegétte Anseri, Vecchioni: Castagne secche lessate col guscio e affumate, perché si prosciughino alquanto e si conservino per mangiarle senz’altra cottura. La loro buccia rimane grinzosa, dal che ne è venuta la denominazione di Vecchioni. (Casaccia 1876 pag.819; a pag.227 registra anche ciòcche)
castagno
(bot.)
=
castàgno; // bòsco de castàgni (castagneto); c. d’Ìndia (c.d'India) albero che fa le castagne
cavolfiore
(bot.)
=
cousciô
cavolfiore bastardo
(bot.)
=
matón Broccolo padovano, detto anche bastardo perchè incrocio tra il broccolo e la verza.
In Sicilia il cavolfiore viola, incrocio tra il cavolo broccolo e il comune cavolfiore, è detto "bastardo" perché non facile da digerire.
cavolo
(bot.)
=
cöo; pl. cöi; // cöo garbûxo (c. cappuccio); ravacöo (c. rapa); cöo bròcolo (c. romano o broccolo); cöo lonbàrdo (c. lombardo); cöo navón (c. navone); cöo néigro (c. nero); bertoêli (cavolini di Bruxelles); sarcrâo (cavolo salato); strónscio (torsolo, parte centrale dura) gaggetta (Brassica oleracea var. Sabaudia) cavolo cappuccio di piccole dimensioni e di colore verde chiaro, tenero, coltivato nella zona tra Lavagna e Chiavari, si cucina ripieno
cavolo gaggetta
(bot.)
=
cöo gagétta (Brassica oleracea var. Sabaudia) cavolo cappuccio di piccole dimensioni e di colore verde chiaro, tenero, coltivato nella zona tra Lavagna e Chiavari, si cucina ripieno
cavolo nero genovese
(bot.)
=
cöo néigro Brassica oleracea var. acephala (senza testa), varietà rustica e vigorosa con foglie larghe verde scuro (diverse dal nero toscano che sono lanceolate); ne esistono due tipi: uno con foglie poco bollose, considerato più rustico e coltivato a altitudini superiori (foto 1), e uno a foglie molto bollose (2). Diffuso nel genovesato e spezzino, si raccoglie da novembre a metà febbraio (più saporito e croccante coi primi freddi), usato nella cucina contadina bollito con patate e salsiccia, con la polenta, a Genova le foglie vengono usate nel minestrone. Ricco di proprietà
cavolo rapa
(bot.)
=
ravacöo Brassica oleracea var. gongylodes, sorta di cavolo con fusto grosso e tondo come una rapa, situato vicino alla radice
cece
(bot.)
=
çéixao, çéixou; pl. çéixai // fainâ de çèixai (farinata di ceci) pianta delle Leguminose originaria dell'Asia occidentale, i semi sono i ceci
ceci
(bot.)
=
çéixai; sing. çéixao semi di una pianta Leguminosa, con la cui farina si fa la farinata
cedro
(bot.)
=
çéddro Citrus medica, albero
cerro
(bot.)
=
særo albero a foglie caduche appartenente alla famiglia delle Fagaceae (Quercus cerris)
cespo
(bot.)
=
costo; costo d'insalàtta (cespo d'insalata) prov. L'ægoa d'agósto a rinfrésca o costo (La pioggia d'agosto rinfresca il cespo).
cespuglio, ciuffo; insieme di steli, rami, foglie, o anche fiori, cresciuti a forma di ciuffo dalla stessa radice
cespuglietto
(bot.)
=
costétto piccolo cespuglio
cespuglio
(bot.)
=
costo cespo; insieme di rami o di pianticelle che formano viluppo: un cespuglio di rovi
cetriolo
(bot.)
=
chighéumou; pl. chighéumai
china
(bot.)
=
chìnn-a Cinchona officinalis, albero sudamericano della famiglia delle Rubiaceae, originaria delle foreste montane umide, pianya medicinale utilizzata per la produzione di chinino
chinotto
(bot.)
=
chinòtto è un agrume del genere Citrus (famiglia Rutaceae), in Liguria è coltivato nella provincia di Savona. Il frutto è amaro ed usato per produrre marmellate, canditi e sciroppi
chiodo di garofano
(bot.)
=
ciöo de ganéufano (spezia)
cicerbita
(bot.)
=
scixèrboa, sciscèrboa Sonchus oleraceus, comunemente chiamata crespigno, grespigno, soncino o lattarolo, è un'erbetta dei pansoti; famiglia delle Asteraceae, con fiori simili alla cicoria selvatica.
Dialetto: strogión (Mortola), scurzoere/quarlatti (Ponte di Nava), cardella domestega (Dolceacqua), laiciusso/sèrbixe (Diano), lacciusso (valle Arroscia), lacciansón (Savona), dèvure (Finalborgo), lacette (Bardineto), laciansùn (S.Bernardo Bogliasco), laciusa (Chiavari), lattussa (Levanto), mascherpin (Ovada)
cicerchia
(bot.)
=
lême legume appartenente alla famiglia delle Fabaceae
cicoria
(bot.)
=
radición
cicuta
(bot.)
=
cicûta pianta velenosa comune
ciliegeto
(bot.)
=
çêxâ piantagione di ciliegi
ciliegia
(bot.)
=
çêxa; pl.çêxe; // çêxâ (ciliegiata); çêxétta (ciliegia candita)
ciliegia amarena
(bot.)
=
çêxa amaêna, amarêna vedi amarena
ciliegia camoglina
(bot.)
=
çêxa camogìnn-a
ciliegia nera
(bot.)
=
çêxa néigra duracina
ciliegia visciola
(bot.)
=
çêxa vìscioa
cima
(bot.)
=
çiméllo punta tenera degli ortaggi, cimetta
cima di lattuga
(bot.)
=
çiméllo de rêuza; çiméllo (parte tenera degli ortaggi) (dizionario Frisoni pag.78)
cima di rapa
(bot.)
=
çimma de râva
cimette
(bot.)
=
çimélli vedi lattuga romana bionda
cipolla
(bot.)
=
çiòula; pl. çiòule; çioulétta (cipollina); çioulónn-a (cipollona)
cipresso
(bot.)
=
çiprèsso
cisto femmina
(bot.)
=
sciattau (Cogorno), musseghe (Ventimiglia), merxe (Montalto) Cistus salviifolius, arbusto appartenente alla famiglia delle Cistaceae, tipico della macchia mediterranea; è una pianta rustica a portamento cespuglioso alta cm.50-60
cocomero
(bot.)
=
patêca
coda di cavallo
(bot.)
=
côa d’âze, èrba sgûa Equiseto, piante perenni
coda di leone
(bot.)
=
côa de lión Salvione giallo (Phlomis fruticosa), piccola pianta erbacea perenne dai fiori di forma labiata e di colore giallo appartenente alla famiglia delle Lamiaceae; è detta anche salvia di Gerusalemme
colombina
(bot.)
=
combétta fungo
corbezzolo
(bot.)
=
armón (Ge), armòtto (Tigullio), armortìn, mëellarmotti (Sp) chiamato anche albatro, albero da frutto appartenente alla famiglia delle Ericaceae e al genere Arbutus; i frutti, con proprietà lassative, vanno mangiati con moderazione
coriandolo
(bot.)
=
colàndro Coriandrum sativum o prezzemolo cinese o cilantro, pianta erbacea annuale della famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae). Appartiene alla stessa famiglia del cumino, dell'aneto, del finocchio e del prezzemolo
corniolo
(bot.)
=
cornâ albero da frutto, spontaneo, della famiglia delle Cornaceae (Cornus mas L.)
cotogno
(bot.)
=
cotògno albero da frutto, famiglia delle Rosacee, genere Cydonia
crescione
(bot.)
=
cresción erbetta dei pansoti. Sisymbrium nasturtium-aquaticum, famiglia delle Brassicaceae, conosciuto come agretto, ascione, erba da scorbuto, nasce nelle fosse attorno alle fonti; le foglie si mangiano in insalata
crisantemo
(bot.)
=
grizantêmo
croco
(bot.)
=
cröco, safràn, safranón piante erbacee perenni della famiglia delle Iridaceae
curcuma
(bot.)
=
córcoma curcuma longa o zafferano delle indie, è una pianta erbacea perenne utilizzata con scopi alimentari e officinali
dalia
(bot.)
=
dàlia fiore; Dahlia, famiglia delle Asteraceae
damaschina
(bot.)
=
damàschina susina dal gusto prelibato (Prunus damascena)
dattero
(bot.)
=
dàttao, dàtou; pl. dàttai
dittamo
(bot.)
=
dìtamo vedi frassinella
dittamo selvatico
(bot.)
=
èrba da porìn heliotropium europaeum, famiglia delle Boraginaceae, chiamata anche Erba porraia, Vaniglia sarvaega, Verrucaria, Eliotropio, Coleghe (Sarzana); pianta erbacea annuale, tipica dell’area mediterranea, alta fino a 40 cm. Un tempo, era usata come officinale: le sue foglie erano credute efficaci per estirpare porri e verruche, tuttavia è pericolosa, in quanto contiene varie sostanze tossiche/velenose
dolcichini
(bot.)
=
zìzoe de tæra (Cyperus esculentus) o zigolo dolce o mandorle di terra, specie di pianta erbacea che produce un tubero commestibile, può raggiungere i 40-50 cm d'altezza
dragoncello
(bot.)
=
astragón, stragón pianta perenne, aromatica e amara, appartenente alla famiglia delle Asteracee
dulcamara
(bot.)
=
dolcamâra, vigna sarvæga, téuscego, doussa amara (Nizza) (Solanum dulcamara), morella rampicante o vite selvatica, pianta perenne delle Solanacee, cresce fra siepi e cespugli; è una pianta velenosa anche se viene utilizzata sin da tempi antichi come rimedio omeopatico
ebano
(bot.)
=
ébano Diospyros ebenum, albero delle Ebenacee, a crescita lenta, che può raggiungere un'altezza di m 20-25, originario dell'India
edera
(bot.)
=
léloa
elicriso
(bot.)
=
senpitèrno solfino o erba zolfina, pianta delle asteraceae, perenne cespugliosa, di colore grigio-biancastro, fa fiori di color giallo zolfo
elicriso selvatico
(bot.)
=
senpitèrno sarvægo, stecadeu, costo giànco, sciàtto stecade citrina, elicriso profumato o perpetuini profumati, è una specie a distribuzione strettamente mediterranea (Helichrysum stoechas)
equiseto
(bot.)
=
côa d’âze, èrba sgûa (Ge); pinèlla, coa volpina (riv.spezzina); Equisetum o coda cavallina, piante perenni
erba
(bot.)
=
èrba; è. canaenn-a (centocchio, Anagallide silv.); è. cardænn-a (seneccione, Senecio vulgaris); è. còcca o pan de bosco (pungitopo o borracina); è. gatta (e.gatta); è. loîza (e.cedrina, Aloysia citriodora); è. da pigheuggi (stafisagra, Delphinium staphisagria); è. santamàia (e.santamaria, tanacetum bals.); è. spâ (aloe, agave americana); çioulétta sarvæga (e.cipollina)
erba biscia
(bot.)
=
èrba bìscia, téuscego, èrba danâ, luggea, oêgia d'âze gigaro chiaro (nome scientifico Arum italicum) piccola pianta erbacea dei sottoboschi appartenente alla famiglia delle Araceae, alta 4-10 cm.
erba cipollina
(bot.)
=
çioulétta sarvæga Allium schoenoprasum, pianta aromatica, erbacea perenne, famiglia delle Liliaceae (stessa famiglia di aglio e cipolla ma dal sapore più delicato); nomi comuni: Aglio ungherese, Porro sottile, (FR) Ciboulette, (EN) Chives
erba colombina
(bot.)
=
èrba minsæa vedi verbena
erba cotognina
(bot.)
=
camamìlla româna, èrba méi Chamaemelum nobile, camomilla romana pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae, originaria dell'Europa occidentale
erba cristallina
(bot.)
=
èrba giàssa erba ghiaccio
erba del diavolo
(bot.)
=
stramònia vedi stramonio
erba gatta
(bot.)
=
èrba gàtta Nepeta cataria, nota anche coma gattaria o menta dei gatti, è una piccola pianta perenne erbacea aromatica dai delicati fiori labiati appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Secondo la medicina popolare è utilizzata come antispasmodica, stimolante e contro le contratture; nell'insonnia, stress, crampi mestruali e intestinali; gli effetti sono blandi. Contiene un olio repellente per gli insetti. I gatti sono attratti dalla pianta, l'annusano, si strofinano e la masticano
erba limona
(bot.)
=
èrba çetronæa
erba limoncina
(bot.)
=
èrba loîza vedi erba luisa
erba luisa
(bot.)
=
èrba loîza altri nomi: erba Luigia, erba perseghina, erba cedrina, erba limoncina, limonetto, lippia, verbena odorosa. Aloysia citriodora, famiglia Verbenaceae
erba medica
(bot.)
=
èrba mêga
erba sacra
(bot.)
=
èrba minsæa vedi verbena
erba zolfina
(bot.)
=
senpitèrno solfino o elicriso, pianta delle asteraceae, perenne cespugliosa, di colore grigio-biancastro
erbaccia
(bot.)
=
erbàssa
erbaggi
(bot.)
=
erbàggi insieme di erbe commestibili
erbette
(bot.)
=
erbétte nome dato a certe piccole erbe odorifere e saporite, adoperate per condimento e per dar sapore, come il prezzemolo (porsémmo), la borrana (borâxa), l’acetosella (agrétta), la menta, la nepitella (noêta), la salvia (sàrvia), il regamo (còrnabùggia), il timo (tùmou), ecc.
erica
(bot.)
=
brûgo famiglia delle Ericacee, comprende circa 600 specie sempreverdi.
Prov. Bezéugna pigiâ de bòtte e baxâ o brûgo (Bisogna prendere delle botte e baciare la scopa, cioè quando si è offesi da una persona della quale si ha bisogno, si deve soffrire con pazienza e anche ringraziare)
erica arborea
(bot.)
=
brûgo da pìppe, brûgo da spasoìn scuxu maschio in Val d'Arroscia, brùga matta a Mele, spasoìn a Cogorno, urxe a Campegli, uesce a Bargone, brùa a Moneglia, urxa a Monterosso, stipa a Sarzana. Nota come radica o brugo maschio (fam. Ericaee), è un arbusto che può raggiungere mt.6 d'altezza, fiorisce in marzo-aprile.
Nella parte basale, il legno durissimo e resistente al calore, fornisce radica per la costruzione di pipe; i rami secchi erano usati per accendere il fuoco o per fare le classiche scope rustiche
erica calluna
(bot.)
=
brûgo, brughinn-a, ùrscia Calluna vulgaris, falsa erica (erroneamente chiamato erica selvatica o erica), chiamata brentolo, brughiera, brugo, grecchia, scopetti; in dialetto reixoìn a Savona, ùrscia a Chiavari, brughinn-a a Lavagna, costo néigro a Cogorno.
Piccolo arbusto che raggiunge al massimo cm.50 d'altezza, fiori color rosa, fiorisce da fine estate a novembre
erica scoparia
(bot.)
=
brûgo da spasoîe, brughe fumeline (Sv) chiamata comunemente scopa femmina o scopa da granate, da tempi antichi è usata per la costruzione di scope, ramazze e granate. La scopa è arbusto sempreverde con foglie aghiformi, alto circa 1,5 metri, i fiori sono bianco-verdastro e si formano in aprile-maggio; comune nei boschi, è facilmente infiammabile
erisimo
(bot.)
=
féuggia de navón erba cornacchia comune o erba dei cantanti, Sisymbrium officinale (usata per alleviare le infiammazioni della gola)
euforbia cipressina
(bot.)
=
eoforbîa, toesceghin, rogna (Sarzana) Contiene un latice tossico e fortemente irritante
faggio
(bot.)
=
fò Fagus, famiglia delle Fagaceae
fagiolana
(bot.)
=
faxoæla legume; chiamata anche fagiolo Bianco di Spagna, fagiolo Corona o, a Genova, fagiolo Cappone. Rinomata la fagiolana di Torza (Maissana, Sp), e la fagiolana bianca della Val Borbera, al confine tra le province di Genova e Alessandria
fagiolini
(bot.)
=
faxolìn; f. gancétti (fatti a gancio), f. pelandroìn (piuttosto diritti) fagiolini in erba. Fîa di legummi: filamento che hanno i baccelli di molti legumi lungo il congiungimento delle due parti di cui sono composti
fagiolino
(bot.)
=
faxolìn vedi fagiolini
fagiolo
(bot.)
=
faxeu; f. balin (tondi bianchi o rossi); f. lumê (borlotto, grigiolati rotondi o bislunghi); f. de l'éuggio néigro (dell'occhio, piccoli bianchi con una macchietta nera); f. da costo (nani); f. da ràmma (rampicanti); f. desteghæ (sgranati); f. sensa fîa (senza filo) prov. Finn-a Sant'Anna i faxeu montan in sciâ canna, da Sant'Anna in sciù no ghe ne monta ciù (Fino a Sant'Anna [26 luglio] i fagioli s'arrampicano sulla canna, da Sant'Anna in poi non se ne arrampica più).
Famiglia delle Leguminose anche detta Fabaceae, originaria dell'America centrale
farro
(bot.)
=
fâro tipo di frumento coltivato
fava
(bot.)
=
bazànn-a, fâva (fresca); // bazànn-e in téiga (f.fresche da sgranare) Vicia faba, pianta delle Leguminose o Fabaceae; il frutto è un legume allungato
fava greca
(bot.)
= vedi bagolaro
fava secca
(bot.)
=
bacìllo (sm); pl. bacìlli prov. A-i Mòrti, bacilli e stochefisce no gh'é câza chi no i condisce (Ai Morti, fave secche e stoccafisso non c'è casa che non li condisce). Originariamente venivano definiti bacilli, dei piccoli legumi di color beige scuro coltivati in Tunisia e nelle zone antistanti il mediterraneo; il loro gusto ricorda molto una via di mezzo tra le fave (della quale famiglia agraria i bacilli fanno parte) e i ceci.
felce
(bot.)
=
frêxa, fexa; freija (val di Vara); èrba serpentìnn-a pianta crittogama, comune nei boschi ombrosi
fichi
(bot.)
=
fîghe (sf) i frutti del fico
fico
(bot.)
=
fîgo; f. brigiasòtto (f.brogiotto); f. Napolitàn (f.dottato); f. pissalùtto (f.pissaluto); f. arbicon (f.San Piero); f. sciô (f.fiorone) albero da frutto originario dell'Asia occ. famiglia delle Moraceae, genere Ficus, specie Ficus carica. Varietà liguri: Pissalutto o fico bianco, coltivato nel ponente, allungato, con buccia sottile, verde chiara o nerastra, polpa color rosso vinoso, si presta bene all’essiccamento;
Fico Binello da sempre coltivato nelle campagne della Val di Magra e in particolare nel versante a mare
fieno
(bot.)
=
fén erba essiccata
finferlo
(bot.)
=
galétto fungo
finocchiaccio
(bot.)
=
fenogæa Ferula communis, pianta erbacea perenne
finocchio
(bot.)
=
fenóggio; fenóggio âgro (f.agro); fenóggio dôçe (f.dolce)
finocchio marino
(bot.)
=
basìggia, fenóggio marin, rîzo de mâ, èrba sàscio, èrba de San Pié Crithmum maritimum o spaccasassi o erba di San Pietro
fiordaliso
(bot.)
=
batisêuxoa
fiore
(bot.)
=
sciô (sf), fiôre (it), pl. scioî; sciôa (sf), pl. sciôe (nelle riviere) // êse in sciô (essere in fiore: fiorire); fîghe scioîe (fioroni, fichi fiori); féuggia da sciô (petalo); s. de ròsto (cosa scelta) // pèrde a sciô (sfiorire) prov. Chi veu pigiâ di frûti no scròlle l'èrbo quand'o l'é in sciô (Chi vuol prendere frutti non scuota l'albero quando è in fiore); Unn-a sciô a no fa mazzo (Un fiore non fa maggio, cioè primavera)
fiore da morto
(bot.)
=
sciô da mòrto, velutìn
fiore del melograno
(bot.)
=
sciô do meigranâ
fiore di ginestra
(bot.)
=
galétto Il diz. Casaccia riporta galétti da procescion quei fiori gialli odorosi che comunem. si spargono allorché passano le processioni
fiorellino
(bot.)
=
scioetìnn-a (sf) piccolo fiore
fiorello
(bot.)
=
scioétta (sf) piccolo fiore
fioretto
(bot.)
=
scioétta (sf) piccolo fiore
foglia
(bot.)
=
féuggia; pl. féugge // f. da fâ o sétto a-e carêghe (sorta d'erba secca con cui si fa il sedile alle sedie, e si rivestono i fiaschi); f. de granón (f.secca di granturco, con cui una volta si riempivano i materassi); f. de navón (erisimo, erba cornacchia comune) prov. E giastemme son comme e féugge, che chi e caccia se l'arechéugge (Le bestemmie son come le foglie, chi le butta se le raccoglie); Tremâ comme 'na féuggia (Tremare come una foglia); No se méscia féuggia che Dîo no veugge (Non si muove foglia che Dio non voglia)
forasacco
(bot.)
=
pertuzasàcchi, òrzo sarvægo pianta erbacea delle Graminacee (Poaceae), detta anche orzo dei ratti, produce una spiga in grado d'infilarsi nei tessuti
fragola
(bot.)
=
meréllo; mêlo (pop)
frassinella
(bot.)
=
frascinélla Dictamnus albus, pianta perenne spontanea e aromatica della famiglia delle Rutaceae, così chiamata perché le sue foglie ricordano quelle del frassino; chiamato anche Dittamo, Limonella (le sue foglie, se sfregate, emanano un intenso profumo simile a quello del limone). È medicinale e officinale
frassino
(bot.)
=
fràscio, fràsce grande albero delle Oleacee, comprende oltre 60 specie; il suo legno è robusto e nello stesso tempo leggero e flessibile, si fabbricano racchette da sci, eliche per aeroplani, utensili per giardinaggio, manici per martelli, strumenti musicali, ecc.
frutta
(bot.)
=
frûta; // f. into sciöpo (sciroppata); f. into spirito (sotto spirito); f. tempoîa (primaticcia); f. tardîa (tardiva); f. da stæ (estiva); f. d'ötùnno (autunnale); f. bozza o bozùmmi (acerba o immatura); f. staxonâ (stagionata); f. arensenîa, péia (aggrinsita, seccata); f. co-o verme (bacata); f. nissa (ammaccata); f. pàssa (appassita); f. magnuscâ o remenâ (maneggiata); f. sécca (secca); // mondâ a f.(sbucciare); pélle o scòrsa da f.(buccia); sgusciâ o desgusciâ (sgusciare); pórpa (polpa); armélla (seme); rozìggio (torsolo); òsso (nòcciolo)
frutto
(bot.)
=
frûto
fungaia
(bot.)
=
fonzêa, pipinêa
fungo
(bot.)
=
fónzo; pl. fónzi; // f. néigro (f.nero, porcino); boêuo (f.rosso); galétto (finferlo); galinétta (gallinaccio); combétta (colombina); câsigión (gambo del f.)
fungo lardaiolo
(bot.)
=
scimonìn Hygrophorus russula, di aspetto compatto, robusto, di colore vinoso, che diventa giallo alla cottura. Fungo di San Simone (28 ottobre, periodo di raccolta), Agarico vinato, Lardaiolo vinato, Lardaiolo rosso, Lecciaiola (poiché cresce sotto le piante di leccio)
fungo prataiolo
(bot.)
=
præleu Agaricus campestris, famiglia delle Agaricaceae
fungo sementino
(bot.)
=
sementìn Agaricus sementinus, nasce a gruppi in alcuni poggi e ciocche d’alberi nel tempo della semina, da cui ha preso il nome. È grato al gusto e all’odorato: rarissime volte è portato sul mercato di Genova
gaggìa
(bot.)
=
gazîa Acacia farnesiana, famiglia delle Mimosaceae (o Fabaceae), originaria dell'America centrale e meridionale. È un arbusto deciduo con fusto alto fino a 6-7 metri, ha foglie bipennate provviste di stipole spinose, ha infiorescenze globose, di colore giallo-dorato, riunite all'ascella delle foglie, molto profumate; fiorisce verso la fine dell'estate
galla
(bot.)
=
gàlla, cacàloa rigonfiamento che si riscontra sulle foglie, sui rami e sulle radici di alcune piante in seguito a stimoli naturali o a punture d'insetti;
figurativo vale infastidire, importunare.
gallinaccio /2
(bot.)
=
galinétta fungo
gardenia
(bot.)
=
gardénia piante della famiglia delle Rubiaceae, comprende un numero molto grande di specie; i fiori sono grandi, bianchi o giallo pallido, spesso molto profumati
garofano
(bot.)
=
ganéufano pianta erbacea delle Cariofillacee (Dianthus caryophyllus)
gattaria
(bot.)
=
èrba gàtta vedi erba gatta
gelso
(bot.)
=
sèrsa; // morón o pansaòtto (mora di gelso); (pop) ægoa de s. (acqua di seltz) Morus L. è un genere di piante della famiglia delle Moracee, originario dell'Asia
gelsomino
(bot.)
=
giâsemìn; // g. de Spàgna (g. di Spagna o catalogno); g. sarvægo (g. selvatico: bianco, comune) famiglia Oleaceae, arbusto che produce fiori bianchi profumati.
Rincospermo o falso gelsomino (fâso giâsemìn)
geranio
(bot.)
=
girànio Pelargonium, originario dell'Africa meridionale
germoglio
(bot.)
=
bròtto, béutto, zermóggio; nàscio (germoglio delle patate)
gheriglio
(bot.)
=
gælo la parte interna (morbida) della noce che si trova sotto il guscio ed è edibile
ghianda
(bot.)
=
giànda frutto della quercia
giacinto
(bot.)
=
giaçìnto Hyacinthus genere di piante della famiglia delle Asparagaceae originario del Mediterraneo Orientale, dell'Asia minore e delle regioni tropicali africane.
Comprende specie bulbose con numerose varietà dalle ricche infiorescenze coloratissime e profumate. Il nome del genere deriva dal personaggio mitologico Giacinto
giaggiolo
(bot.)
=
èrba spâ Noto anche come Iris. Piante rizomatose con foglie distiche, erette, in forma di sciabola, famiglia delle Iridaceae. Nome comune di 3 specie di Iris, molto simili fra loro, Iris germanica, Iris pallida e Iris fiorentina
gialappa
(bot.)
=
scialàppa, xalàppa Ipomoea purga, è una pianta perenne e rampicante che può raggiungere 2 mt d'altezza, originaria dell'America Latina. Da radici essiccate e semi si ottiene una purga (scialàppa). Il nome sciarappa deriva da una parola croata 'scirap' che significa acqua e vino.
gigaro chiaro
(bot.)
= vedi aro
giglio
(bot.)
=
lilìn Lilium, genere di piante della famiglia Liliaceae, alte da 80 cm a 1 m, dotate di bulbo
ginepro
(bot.)
=
zenéivio, ginêpro; pl. zenéivii Juniperus, è un genere di piante delle Cupressaceae, con foglie aghiformi, produce bacche usate per ornamenti; ha proprietà benefiche su disturbi digestivi, malattie respiratorie e delle vie urinarie
ginestra
(bot.)
=
ginèstra, zenèstra, scoîgo (sm) Spartium junceum, nota anche come ginestra di Spagna, presenta fiori gialli odorosi (galétti da procesción). I rami vengono usati per legare come i giunchi; per mezzo della macerazione danno una materia filamentosa con cui fare grosse e forti tele
girasole
(bot.)
=
giâsô Helianthus annuus, pianta annuale originaria del Perù, fiorisce in estate
giuggiola
(bot.)
=
zìzoa frutto prodotto dalla pianta del giuggiolo, il cui nome scientifico è Ziziphus jujuba, piccolo arbusto di provenienza asiatica
gladiolo
(bot.)
=
baxadònne Gladiolus communis, chiamato anche; erba spadina (Piemonte), spaderella (Toscana), spadacciola
glicine
(bot.)
=
glìçine, glìcine pianta rampicante, fiori profumati a grappolo viola o bianchi
gramigna
(bot.)
=
gramégna erba delle Graminacee, infestante
granaglia
(bot.)
=
granàggia vedi granaglie
granaglie
(bot.)
=
granàgge nome generico di tutte le piante frumentacee, come grano, orzo, avena, mais, ecc.
grano
(bot.)
=
gràn; // g. dûo (g.duro); g. ténio (g.tenero); batte o g. (battere il g.); prov. Tæra néigra fa bon g. (Terra nera fa buon grano: usata dalle donne more per difendersi dalle bionde) frumento, arcaicamente anche tritico, è un genere della famiglia graminacee.
granturco
(bot.)
=
granón, mæga (sf); // spîgo do granón (pannocchia o spiga); barba do g. (chioma o ciuffo, quelle fila che son attorno alla pannocchia) mais; sorta di frumento che fa grosse pannocchie, con grani assai grossi di color giallo, dalla cui farina gialla si fa polenta e talvolta pane
grappolo
(bot.)
=
ràppo; // rapùsso (g.senza acini, graspo); rapoâgio (g.con pochi e radi acini, raspollo)
graspo
(bot.)
=
rapùsso grappolo dell'uva senza acini
grattalingua
(bot.)
= vedi terracrepolo
guaime
(bot.)
=
goéime, gùmme il fieno di secondo taglio (o fen de segondo tàggio)
ibisco
(bot.)
=
altêa Hibiscus, famiglia delle Malvaceae che comprende circa 240 specie, originario delle zone temperate dell'Asia, fa grandi fiori rossi e di altre colorazioni
indivia
(bot.)
=
scaròlla vedi scarola
innesto
(bot.)
=
inèsto pratica con la quale si "trapianta" una porzione di ramo o gemma che, staccata dalla pianta madre, si fa sviluppare sul soggetto (selvatico) nell’operazione d’innesto
insalata
(bot.)
=
insalàtta; // mescolànsa (mescolanza, i. dei cappuccini); çèrne l'i. (pulire l'i.); scoâ l'i. (scolare l'i.); insalàtta rùscia (i. russa) i. verde (fatta d'erbe); i. sudicia, quella nella quale si mescolano tuorli d'uovo spezzati, acciughe, e altre cose gustose
iperico
(bot.)
=
èrba de San Gianbatìsta Hypericum perforatum, nota anche col nome di erba di San Giovanni (epoca di massima fioritura), è una pianta officinale perenne semi-sempreverde appartenente alla famiglia delle Clusiaceae; in medicina ha proprietà fitoterapeutiche, in particolare antidepressive e antivirali
iris
(bot.)
=
îris, îri Noto anche come giaggiolo. Piante Monocotiledoni della famiglia Iridacee. Comprende erbe perenni bulbose o rizomatose a foglie a forma di spada o lineari. Molte specie di Iris sono coltivate a scopo ornamentale per la bellezza dei fiori, per farne bordure e aiuole, e per i loro fiori recisi: alcune forniscono un rizoma usato in profumeria.
Si moltiplicano facilmente per via vegetativa per mezzo dei loro bulbi o rizomi
lampone
(bot.)
=
franboâza Rubus idaeus, famiglia delle Rosaceae; frutto simile alle more, ma di color rosso-paonazzo. Dal francese framboise
lamponi
(bot.)
=
franboâze vedi lampone
lappola
(bot.)
=
làppoa Orlaya grandiflora (Caucalis grandiflora), pianta erbacea che cresce in zone incolte aride e lungo sede stradale, i fiori sono bianchi, i frutti son dotati di piccoli uncini che s'attaccano ai vestiti
larice
(bot.)
=
lèrxo Larix decidua, conifera a foglie caduche, può arrivare a 40 m. d'altezza
lattuga
(bot.)
=
leitûga; // risétto (l.crespa); l. françeize (l.romana); l. capuçinn-a (l.capuccina) Lactuca sativa, erba da insalata. Leitûghe pinn-e (lattughe ripiene in brodo) piatto tradizionale ligure pasquale
lattuga romana bionda
(bot.)
=
çimélli varietà di Lactuca sativa (diz. Casaccia pag.226)
lattughina
(bot.)
=
leitughétta l. capuccina seminata folta e ancor piccola
lauro
(bot.)
=
öféuggio vedi alloro
lavanda
(bot.)
=
spîgo Lavandula, è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, dall'aspetto di piccole erbacee annuali o perenni dalla tipica infiorescenza a spiga
lazzeruolo
(bot.)
=
nazaròlla (Crataegus azarolus) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosaceae e al genere Crataegus; cresce sino a un'altezza massima di 3-5 metri, i fiori sono bianchi, il frutto è un pomo commestibile di forma globosa, color rosso amaranto
leccio
(bot.)
=
èrxo albero sempreverde e latifoglie, con fusto raramente dritto, di altezza fino a 20-24 m. Produce ghiande
legumi
(bot.)
=
legùmmi
lentaggine
(bot.)
=
cornâ Viburnum tinus, lentaggine o laurotino, appartiene alla famiglia Caprifoliaceae ed è originario dell’Europa, America e Asia; è un arbusto resistente al freddo, fiorisce in inverno, fa fiori bianchi profumati; è adatto a far siepi
lenticchia
(bot.)
=
lentìggia legume secco
liana
(bot.)
=
liànn-a pianta sarmentosa, legnosa o erbacea, che si arrampica sui tronchi di altri alberi per raggiungerne le chiome, in modo da prendere più luce
lillà
(bot.)
=
lillà, lillasso Syringa vulgaris, pianta della famiglia delle Oleacee, genere Syringa, arbusto rustico a foglia caduca, alto fino a 6 m. coltivato per l'eleganza e la fragranza dei fiori che sbocciano in aprile-maggio.
Secondo il Casaccia (pag.408): Giâsemìn de Tùnexi Gelsomino di Persia (Syringa persica) arbusto alto 2 mt.
limone
(bot.)
=
limón; // bôga de limón (buccia di mezzo l. spremuto) Citrus limon, albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutaceae, fa fiori bianchi odorosi, il frutto è giallo e leggermente bislungo
limonetto
(bot.)
=
limonétto secondo il diz. Casaccia (1876), il limonetto è il Citrus limonum parvus e dovrebbe essere una pianta che fa limoni piccoli, abbondantissimi e ricchi d'acido; secondo Franco Bampi indica il pitosforo. Limonetto è anche uno dei nomi comuni dell'erba luisa (Aloysia citriodora)
lingua di cane
(bot.)
=
léngoa de can Cinoglossa o erba vellutina, pianta erbacea della famiglia delle Boraginaceae, biennale, con fusto peloso verde chiaro, dall'odore sgradevole
lino
(bot.)
=
lin il lino comune è una pianta della famiglia delle Linaceae; è una fibra composta ricavata dal libro del Linum usitatissimum composta per circa il 70% da cellulosa
liquirizia
(bot.)
=
regolìçia; recanìsso, reganìsso (radice di l.) pianta erbacea perenne, alta fino a un metro, appartenente alla famiglia Fabaceae. La tradizione popolare attribuisce alla radice di l. diverse proprietà farmacologiche: digestiva, antinfiammatoria, depurativa, diuretica e protettiva della mucosa.
loglio
(bot.)
=
loéggio, zizània vedi zizzania
loto
(bot.)
=
löto genere di piante acquatiche, unico genere della famiglia delle Nelumbonaceae; comprende due sole specie, originarie di America, Asia e Australia, con foglie molto decorative e grandi fiori di colore bianco, rosa, giallo e rosso, note col nome di fior di loto
lumachino di prato
(bot.)
=
gabaeu, fonzo do sàrxo Agaricus polymices, nasce a folti cespugli dalle radici o ceppi morti di diversi alberi (salice, gelso, olmo). Fungo mangereccio venduto sui mercati di Firenze col nome di Famiglia bianca leonata, e in quelli di Pavia e Milano col nome di Gabareul
lunaria
(bot.)
=
argentìnn-a, medàgge de Giùdda Lunaria annua o inodora, pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Brassicacee o Crocifere. È nota con diversi nomi comuni, fra cui monete del Papa, medaglie di Giuda e erba luna
lupinella
(bot.)
=
scrolabò Onobrychis viciifolia, pianta erbacea foraggera che viene coltivata nei campi e negli orti come foraggio per gli animali; della famiglia delle Fabaceae (Papilionacee) originaria delle regioni aride dell’Europa centro-meridionale e dell’Asia occidentale
lupino
(bot.)
=
lupìn il lupino bianco (Lupinus albus) è una pianta della famiglia delle Fabaceae, eretta fino a 1,5 m, poco ramificata e pubescente; è un legume
luppolo
(bot.)
=
reverdîxe pianta erbacea perenne, caducifoglia e latifoglia, a fiore appartenente alla famiglia delle Cannabaceae
maggiociondolo
(bot.)
=
màzzo (Laburnum anagyroides) piccolo albero caducifoglio, appartenente alla famiglia delle Fabaceae; i fiori sono di colore giallo oro, molto profumati, fioriscono in maggio
maggiorana
(bot.)
=
pèrsa Origanum majorana, erba aromatica usata in cucina; pianta di origine asiatica della famiglia delle Lamiaceae. Il nome dialettale pèrsa pare derivi da Persia (l'attuale Iran), luogo d'origine; è arrivata in Italia dal Portogallo. Per gli antichi romani era simbolo di felicità, fin dal '400 sono noti i suoi usi in cucina e in medicina popolare
magliolo
(bot.)
=
mageu ramicello (talea) di vite per il trapianto, preparata con la parte basale del tralcio di un anno, con aderente un pezzo di legno di due anni da cui è stato staccato
magnolia
(bot.)
=
magnòlia albero a foglie persistenti della famiglia delle Magnoliaceae, comprende oltre 80 specie
mais
(bot.)
=
granón, mæga (sf); // spîgo do granón (pannocchia o spiga); granturco o meliga; sorta di frumento che fa grosse pannocchie, con grani assai grossi di color giallo, dalla cui farina gialla si fa polenta e talvolta pane
mallo
(bot.)
=
ròlla corteccia verde che copre il guscio delle noci, prima della maturazione
malva
(bot.)
=
vàrma, màrva m. selvatica (Malva sylvestris) è una pianta erbacea annuale, biennale o perenne, è originaria dell'Europa e Asia temperata, è presente nei prati e nei luoghi incolti di pianura. Può crescere dai 60 agli 80 cm. Usata in erboristeria per le proprietà antiinfiammatorie ed emollienti; decotto, sciacqui per mal di denti, impacchi sulla guancia gonfia d'ascesso
malvarosa
(bot.)
=
varmarösa il geranio malvarosa o geranio odoroso, è una pianta originaria del Sudafrica appartenente alla famiglia dei Pelargonium
mandarancio
(bot.)
=
mandaràncio, clementìnn-a il termine mandarancio si riferisce a un gruppo di agrumi, gli ibridi tra il mandarino e l'arancio
mandarino
(bot.)
=
mandarìn albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutacee; è uno dei tre agrumi originali del genere Citrus assieme al cedro ed al pomelo
mandorla
(bot.)
=
amàndoa; // amàndoa sciacæla (m.spaccarella, con guscio fragile); amàndoa dûa (m.dura) il seme commestibile del Mandorlo
mandorla di terra
(bot.)
=
zìzoe de tæra vedi dolcichini
mandorlo
(bot.)
=
èrbo d’amàndoe l'albero delle mandorle
marasco
(bot.)
=
èrbo d'amarêne Prunus cerasus var. marasca, ciliegio aspro o ciliegio acido, è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee; il frutto è simile alla ciliegia (amarena)
margherita
(bot.)
=
margàita, margherìtta Leucanthemum vulgare, pianta erbacea comunissima
margotta
(bot.)
=
margòtta, fèrla barbatella, ramicello di vite pel trapianto; modo di riprodurre artificialmente una pianta, consiste nel far radicare un ramo ancora collegato alla pianta madre
marrone
(bot.)
=
marónn-a, marón; // maròn (colore marrone) il marrone è il frutto della pianta coltivata e migliorata con successivi innesti; la castagna è il frutto della pianta selvatica
marza
(bot.)
=
tésoa giovane ramo tagliato da un albero per innestarlo su un altro
mela
(bot.)
=
méi, méia, pomma; // méi cotogno (m.cotogna); méi ruzenénto (m.ruggine, m.roggia); méi sarvægo (m.selvatica); méi granâ (m.granata, melograno); méia limoninn-a (m.limonina, valGraveglia); pl. méie prov. Chi vanta e seu méie, l'é segno che son màrse (Chi vanta le sue mele, è segno che sono marce); 'Na méia màrsa ne goàsta çento (Una mela marcia ne guasta cento); Bonn-e paròlle e méie nisse no rónpan a tésta a nisciùn (Buone parole e mele ammaccate non rompono la testa a nessuno: le mele essendo già cadute non possono più arrecare danno a nessuno)
melagrana
(bot.)
=
meigranâ (sm)
melanzana
(bot.)
=
meizànn-a Solanum melongena, è una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco più di un metro, originaria dell'India
melica
(bot.)
=
méliga, mæga (t.cont.) vedi granturco
meliga
(bot.)
=
méliga, mæga (t.contadino), mìggio Pianta erbacea perenne avente piccoli fiori gialli in pannocchie, frutti a cariosside, coltivata per alimentazione o come materiale per scope, ramazze; è detta anche saggina o sorgo. Vedere anche granturco
melissa
(bot.)
=
çedronèlla, èrba çetronæa Melissa officinalis, piccola pianta perenne erbacea aromatica dai delicati fiori labiati appartenente alla famiglia delle Lamiacee; è una pianta antiossidante e antispasmodica, utile contro stress e insonnia, è indicata nei dolori mestruali, nevralgie, disturbi della digestione, nausea
melo
(bot.)
=
méi, érbo de méie albero di mele
melograno
(bot.)
=
meigranâ
melone
(bot.)
=
melón, meión, romaniâta
menta
(bot.)
=
ménta; // ménta pipirîta (m.piperita); mentàsso, mentàstro (m.selvatica) Mentha, famiglia delle Lamiaceae
miglio
(bot.)
=
mìggio Panicum miliaceum, pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Poacee; rientra nel raggruppamento dei cereali minori
mimosa
(bot.)
=
mimôza
mirtillo
(bot.)
=
cornagìn, poêlétta famiglia Ericaceae, genere Vaccinium; il mirtillo nero (Vaccinium myrtillus) fiorisce in maggio e fruttifica in luglio-agosto, il mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea) ha foglie coriacee sempreverdi con fiori bianchi o rosa, fiorisce nella seconda metà dell'estate
mirto
(bot.)
=
mortìn; // mortiòu (mirteto) Myrtus communis, è una pianta aromatica appartenente alla famiglia Myrtaceae, tipica della macchia mediterranea, viene chiamato anche mortella
miseria
(bot.)
=
mizêia; bôra (nel senso di povertà, indigenza) Tradescantia è una pianta della famiglia delle Commelinaceae, originaria della Regione neotropicale, viene anche chiamata nel linguaggio comune, erba miseria. Il nome erba miseria è legato al portamento ricadente delle piante di questo genere, che sono prettamente erbacee e che vengono tra l'altro coltivate come piante pendenti
mora
(bot.)
=
moîa (rovo); morón, pansaòtto (gelso) vedi mora di rovo
mora di gelso
(bot.)
=
morón, pansaòtto
mora di rovo
(bot.)
=
moîa; // pl. moîe frutto commestibile del rovo (Rubus ulmifolius), che in Italia matura in agosto e settembre
morella rampicante
(bot.)
=
dolcamâra vedi dulcamara
mortella
(bot.)
=
mortìn col nome comune di mortella si indicano due distinte specie botaniche: il Mirto (Myrtus communis) specie della famiglia delle Myrtaceae, e il Bosso comune (Buxus sempervirens) specie della famiglia delle Buxaceae
mughetto
(bot.)
=
lîvio Convallaria majalis, è una pianta erbacea perenne, velenosa e rizomatosa, appartenente alla famiglia delle Asparagaceae; è spontaneo nelle zone prealpine, alto fino a 20 cm, i fiori sono bianchi e profumatissimi; viene chiamato volgarmente mugherino, convallaria e fioraliso
muschio
(bot.)
=
èrba còcca, pàn de bòsco In val Fontanabuona zerbión e pâtàn; altri modi bagnacû, bùrcio. Muschio per il presepio
narciso
(bot.)
=
cantîgoa, cantêgoa; batisêuxoa (n.trombone) genere di piante della famiglia Amaryllidaceae, originarie dell'Europa; il bulbo e le foglie contengono un alcaloide velenoso
nasturzio
(bot.)
=
capuçìnn-a Nasturzio d'India (Tropaeolum majus), pianta rampicante della famiglia Tropaeolaceae, originaria del Perù; sensibile al gelo, tutte le parti della pianta sono commestibili
nasturzio acquatico
(bot.)
=
cresción Nasturtium officinale, è una pianta perenne spontanea, vive lungo lenti corsi d'acqua, in terreni semisommersi e acquitrinosi; in cucina si mischia alla lattuga, cicoria, pomodori, ravanelli e qualsiasi insalata mista, a cui conferisce un sapore leggermente acre e piccante
nepeta
(bot.)
=
èrba gàtta vedere erba gatta
nepitella
(bot.)
=
noêla Clinopodium nepeta, o mentuccia comune, pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae e genere Clinopodium, è perenne ed erbacea. Fiorisce in estate sino ad inizio autunno e raggiunge un'altezza di circa 40 cm. Ha proprietà aromatiche, diaforetiche, espettoranti, febrifughe e stomachiche. Nel medioevo era usata come erba medicinale ed officinale
nespola
(bot.)
=
nèspoa; // n. do Giapón (n.del Giappone); Eriobotrya japonica (n.del Giappone) o Mespilus germanica (n.invernale o comune).
Prov. O tenpo e a pàggia fan meuiâ e néspoe (Il tempo e la paglia fanno maturare le nespole. Infatti quando le n. vengono colte sono ancora aspre e per farle diventare dolci bisogna lasciarle riposare a lungo nella paglia. Cioè, spesso per ottenere qualcosa ci vuole pazienza)
nespolo
(bot.)
=
nèspoa, èrbo de nèspoe il nespolo comune è un albero da frutto, appartente alla famiglia delle Rosaceae e al genere Mespilus
nocciola
(bot.)
=
nisêua; pl. nisêue; // n. brustolîe (n.tostate); rèsta de n. (collana di nocciole: varie n. infilzate in un filo) Corylus avellana, pianta delle Betulaceae, ha portamento a cespuglio o ad albero e raggiunge l'altezza di 7-8 m. I maggiori produttori sono: Turchia, Italia, Usa e Spagna; le regioni italiane con quantità maggiore sono: Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia. In Liguria è coltivata nei comuni di Mezzanego e S. Colombano C.; le varietà bocca cioxa, mennoia, tapparona, cioxetta, balunna (o cioxunna), trietta, dall’orto e del rosso, fanno parte del marchio "Misto Chiavari"
nocciolina americana
(bot.)
=
pistàccio arachide
nocciolo
(bot.)
=
èrbo de nisêue albero di nocciòlo
noce
(bot.)
=
nôxe; // n. bécca (n.malescia, di pessima qualità); n. sciacæla (n.gentile); n. grosêa (n.campana, grossa di buona qualità); n. péia (n.vuota); n. moscâ (n.moscata); pl. nôxe; batte e nôxe (battere le noci, per aprirle); derolâ e nôxe (togliere la corteccia verde che ricopre le n.); gælo (gheriglio); lùggio da n. (anima); pélle da n. (pellicina, dove è coperto il gheriglio); mondâ e n. (sgusciare le n.) Juglans regia, albero vigoroso che può raggiugere i 30 m d'altezza; prov. Pan e nôxe, mangiâ da spôze (Pane e noci, mangiare da spose); Dinâ da n. (Denaro della noce: la mancia che i padroni davano ai loro commessi per Natale, ma pure l'omaggio che il bottegaio dava ai suoi clienti più affezionati). Nôxe al plurale resta uguale
noce di galla
(bot.)
=
galla, cacàloa detta anche cecidio, è una escrescenza prodotta dalla puntura di vari insetti appartenenti alla famiglia Cynipidae sul tronco, sulle foglie o sulle radici di alcune piante
obbio
(bot.)
=
éubio acero campestre
oleandro
(bot.)
=
belladònna Nerium oleander, arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, i fusti e le foglie sono velenose, resiste alla siccità, teme il freddo
oliva
(bot.)
=
öia, oîva, òiva; pl. öie, oîve; // öie in sarmoîa (o.in salamoia); öie sécche (o.salate); oîve co-o vèrme (o.abbecchite, corrose dal verme); frànze o maxinâ e öie (macinare le o. nel frantoio); pastón d'öie (pasta d'o.) frutto dell'olivo
olivo
(bot.)
=
oîvo Olea europaea, albero sempreverde e latifoglie, la cui attività vegetativa è pressoché continua, con attenuazione nel periodo invernale; è molto longevo e può raggiungere 15-20 mt d'altezza
olmo
(bot.)
=
órmo Ulmus, diffuso in Europa, in Asia e in Nordamerica e largamente utilizzato come pianta ornamentale e soprattutto nella silvicoltura e nell'arboricoltura da legno; può raggiungere 25-30 m di altezza
ontano
(bot.)
=
öna (sf) Alnus, genere di piante della famiglia delle Betulaceae che comprende un trentina di specie, generalmente di piccola taglia, o cespugli
origano
(bot.)
=
còrnabùggia L'origano comune (Origanum vulgare) è una pianta perenne aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (Labiate). È un'importante pianta nella tradizione culinaria italiana (es. usata sopra la pizza, i pomodori); in Liguria vengono usati i fiori essiccati. Detta còrnabùggia di beu perché era usata contro la rogna dei buoi. Altri nomi: regamo, arigano, erba da acciughe (ponente ligure, Piemonte)
ortensia
(bot.)
=
òrténsia Hydrangea, il genere comprende diverse specie di piante legnose arbustive.
La particolarità sono i fiori, riuniti in infiorescenze più o meno sferiche, dette corimbi o pannocchie, che portano fiori per lo più sterili
ortica
(bot.)
=
ortîga Urtica dioica, è una pianta erbacea perenne; possiede peli che, quando si rompono, rilasciano un fluido che causa bruciore e prurito. È nota per le sue proprietà medicinali, per la preparazione di pietanze e, nel passato, per il suo esteso uso nel campo tessile
orzo
(bot.)
=
òrzo, òrdio
ovolo
(bot.)
=
boêuo Amanita caesarea, fungo mangereccio gustosissimo detto anche fonzo rosso (fungo rosso)
palma
(bot.)
=
pàrma Le palme (Arecaceae Bercht. & J.Presl) sono una famiglia di piante monocotiledoni appartenenti all'ordine Arecales. Tale famiglia comprende oltre 200 generi con circa 2.800 specie, diffuse per la maggior parte nei climi tropicale e subtropicale
palmizio
(bot.)
=
parmâ La pianta della palma, spec. di quella da datteri; Ramo intrecciato di palma o di ulivo che si fa benedire la domenica delle Palme
pannocchia
(bot.)
=
spîgo do granón di granturco (mais)
papavero
(bot.)
=
papâvou, papâveo; // pl. papâvai papavero comune o rosolaccio (Papaver rhoeas) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia Papaveraceae; cresce in campi e sui bordi di strade e ferrovie, il fiore è rosso
parietaria
(bot.)
=
canigiæa, caeghêa, caegâia Parietaria officinalis o erba vetriola (anche detta erba vento, gamba rossa o muraiola) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Urticaceae; cresce sui vecchi muri
partenio
(bot.)
=
erba amâ, amaêta Tanacetum parthenium, pianta della famiglia delle Asteraceae, conosciuta anche come amarella, amareggiola, matricale, maresina ed erba marga.
Dialetto ligure: amaetta, erba majà, erba mariò, margaritte, camamilón, camamilla sarvæga
passiflora
(bot.)
=
pasción è un genere di piante della famiglia Passifloraceae che comprende circa 465 specie di piante erbacee perenni ed annuali, arbusti dal portamento rampicante e lianoso. Passiflora caerulea, ha radice tracciante e stelo sarmentoso, foglie alterne d'un verde cupo; i fiori bianchi con una corona frangiata celeste-porporina, con un cerchio bianco nel mezzo; il frutto è arancione, a grandezza d'uovo
pastinaca
(bot.)
=
bastonàggia Pastinaca sativa, pianta caratterizzata da un fusto erbaceo, cavo e angoloso, da radici carnose a fittone e da foglie pennate. La radice, di sapore acuto, si mangia cotta in insalata; si coltiva come ortaggio e come foraggio per gli animali cornuti
patata
(bot.)
=
patàtta; // p. quarantìnn-a (p.quarantina)
peduncolo
(bot.)
=
gànba (de scioî) (dei fiori). Piccolo ramo più o meno lungo alla cui estremità si trova il fiore o un insieme di fiori e anche un'eventuale infruttescenza
pelargonio
(bot.)
=
girànio, varmarösa Pelargonium, originario dell'Africa meridionale
peonia
(bot.)
=
piònnia comprende specie erbacee perenni anche con radici tuberose alte fino a 1 m, e arbusti a foglie caduche alti fino a 2 m, con coloratissime fioriture; la Peonia selvatica (Paeonia officinalis) è una pianta erbacea perenne, alta fino a 60 cm, fiorisce tra maggio e giugno
pepe
(bot.)
=
péivie prov. Êse cô péivie (Essere color pepe, parlando di persona scaltra, maliziosa)
peperoncino
(bot.)
=
pevionétto; // pl. pevionétti Capsicum annuum
peperone
(bot.)
=
pevión; // pevionétti (peperoncini) Capsicum, è un genere di piante della famiglia delle Solanaceae originario delle Americhe, comprende varie specie di peperoncini piccanti, ornamentali e dolci; il Capsicum annuum è probabilmente il più coltivato
pera
(bot.)
=
péia, péi (sm); p. brutt'e bon (p.bugiarda; in Lombardia p.gnocca, Lazio brutt'e buona, Campania mal vestita); p. angélico (p.angelica, limona o fico); p. do dùcca (p.del duca; in Toscana centodoppie); p. pasciàn (p.spina; in Lombardia spina-carpi); p. spadón (p.spadona); p. ruzenénto (p.ruggine); p. sarvægo (p.selvatico); p. verzelìn (p.giugnola, moscatella); p. camogìn (p.perla, camoglina); p. gianchétto (p.bianchetta); p. reâ (p.reale, migliori p. estive it.); p. sucòtto (p.campana; a Bologna battocchia); p. martìn (p.martin-secco); pl. péie Ma che péie, ma che péie, chi se màngia, chi se béie! (Ma che pere, ma che pere, qui si mangia, qui si beve! Richiamo dei fruttivendoli di una volta). Frutto (in realtà è un pomo, un falso frutto) delle piante del genere Pyrus
pero
(bot.)
=
péi, èrbo de péie Pyrus, genere di piante appartenente alla famiglia delle Rosaceae; gli alberi possono raggiungere i 10-17 m.
pesca
(bot.)
=
pèrsego, pèrsega; // p. spartilòsso (p.spiccatoia, che si stacca bene dal nòcciolo); p. taccalòsso (p.duracine, attaccate all'osso); p. bâscìn (p.della Maddalena); p. de Savonn-a gròsso (p.di Savona, giallona); p. moscatéllo gròsso (p.moscatella, cotogna); p. setenbrìn (p.settembrina); òsso de p. (nòcciolo, osso, che contiene il seme) frutto del pesco
pesco
(bot.)
=
pèrsego Prunus persica, è un albero originario della Cina, i fiori sono rosa
petalo
(bot.)
=
féuggia da sciô
pianta
(bot.)
=
ciànta; c. domèstega (p.domestica); c. foestêa (p.esotica); c. nostrâ (p.indigena) nome generico di alberi, arbusti o erbe
piantaggine
(bot.)
=
oêge de crâva, côa de ratto Plantago lanceolata, pianta erbacea officinale perenne della famiglia delle Plantaginaceae
picciolo
(bot.)
=
peigóllo quella parte assottigliata, legnosa o erbacea, con cui i frutti son attaccati al ramo della pianta, più propriam. chiamato "peduncolo" o gambo del frutto; asse che sorregge la lamina fogliare
pigna
(bot.)
=
pìgna il frutto del pino, che contiene i pinoli (pigneu).
Pìgna do stagnón cipolla o fungo, palla schiacciata coi buchi posta sulla canna dell'annaffiatoio per bagnare a pioggia
pimpinella
(bot.)
=
pinpinélla, èrba nôxe; canéla (val di Vara); èrba grassa (Voltri) Poterium sanguisorba, erba di più spezie, che nasce in luoghi selvatici, dal sapore di noce, si mangia in insalata, usata anche nel prebogion
pineta
(bot.)
=
pinæa bosco di pini
pino
(bot.)
=
pin Pinus, alberi e arbusti sempreverdi, appartenente alla famiglia Pinaceae
pinolo
(bot.)
=
pigneu i pinoli sono semi eduli di alcune specie di pini
pioppo
(bot.)
=
àrboa (sf), ciùppo Populus, genere di piante arboree della famiglia Salicaceae che comprende una trentina di specie, originarie perlopiù dell'emisfero settentrionale, alte dai 15 ai 30 metri e oltre
pisello
(bot.)
=
poîscio, poéixio, erbéggia (Lavagna), revegión (S.Stefano d'Aveto); // pl. poîsci; poiscétti (pisellini) Pisum sativum, è una pianta erbacea rampicante annuale appartenente alla famiglia Fabaceae
pistacchio
(bot.)
=
festécco, fistécco la parola pistàccio indica l'arachide o nocciolina americana.
Pistacia vera, albero da frutto appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae e del genere Pistacia; il frutto è una drupa con un endocarpo ovale a guscio sottile e duro, contenente il seme, chiamato comunemente "pistacchio" che ha colore verde vivo
pollone
(bot.)
=
bròtto, frónza, frónzoa indica quella parte di una pianta sotto forma di ramo che si sviluppa direttamente sul tronco o ai piedi dell'albero, talvolta direttamente dalla radice
pomodoro
(bot.)
=
tomâta (sf), pomâta Solanum lycopersicum, pianta annuale (tutte le parti verdi della p. sono tossiche, poiché contengono solanina); il frutto maturo è ricco di principi nutritivi seppur a basso contenuto calorico, può essere causa di allergia alimentare anche grave
porcino
(bot.)
=
fónzo néigro; // feràndo (p.malefico) fungo commestibile
porro
(bot.)
=
pöro; // p. sarvægo (p.selvatico) Allium ampeloprasum, pianta erbacea delle Liliacee, con bulbo cilindrico, di cui si consumano oltre a questo anche le parti inferiori delle foglie, sia crude, sia cotte
prataiolo
(bot.)
=
præleu, praeu; // terón, terólla (p.selvatico) Agaricus campestris, fungo commestibile
prezzemolo
(bot.)
=
porsémmo Petroselinum crispum, pianta biennale della famiglia delle Apiaceae, teme il freddo intenso; è ingrediente di molte pietanze e salse; sconsigliato l'uso in quantità massicce poiché può provocare disturbi notevoli e intossicazioni
propaggine
(bot.)
=
proànn-a ramo della vite piegato e coricato sotto terra, affinché egli divenga una pianta
prugna
(bot.)
=
brignón, brìgna frutto del prugno (Prunus domestica), di forma ovale o sferica matura da giugno a fine settembre
prugna secca
(bot.)
=
damàschina susina di Damasco
prugno
(bot.)
=
brignón, èrbo de brìgne Prunus domestica, pianta della famiglia delle Rosacee che produce i frutti noti col nome di prugna o susina
prugno selvatico
(bot.)
=
brigneu Prunus spinosa, il prugnolo selvatico è un arbusto spontaneo appartenente alla famiglia delle Rosaceae e al genere Prunus; viene chiamato anche prugno spinoso, strozzapreti o semplicemente prugnolo
prugnola
(bot.)
=
brignêua susina selvatica, frutto del prugnolo (Prunus spinosa) di forma piccolissima e molto aspro
prugnolo
(bot.)
=
brigneu vedere prugno selvatico
pruno
(bot.)
=
brigneu Prunus spinosa, il prugnolo selvatico è un arbusto spontaneo appartenente alla famiglia delle Rosaceae e al genere Prunus; viene chiamato anche prugno spinoso, strozzapreti o prugnolo
pungitopo
(bot.)
=
brùsco, èrba còcca Ruscus aculeatus, basso arbusto sempreverde con tipiche bacche rosse impiegate come ornamento natalizio
quadrifoglio
(bot.)
=
quadriféuggio è un'anomalia, relativamente rara, del trifoglio bianco; essa si manifesta con la presenza di quattro foglioline invece che di tre
quercia
(bot.)
=
rôe, rôve Quercus è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Fagacee. Il frutto è una ghianda
rabarbaro
(bot.)
=
reobàrbao (genere Rheum) è una pianta erbacea perenne, rizomatosa, appartenente alla famiglia delle Polygonaceae, comprendente 60 specie
radicchiella
(bot.)
=
radicétta radicchio seminato più fitto, le cui foglie si tagliano ancora piccole, e si mangiano in insalata condite con olio, aceto e sale
radicchio
(bot.)
=
radición, radìccia cicoria comune (Cichorium intybus) è una pianta erbacea, perenne con vivaci fiori di colore celeste, appartenente alla famiglia Asteraceae; la radice si mangia in insalata, lessata e condita con olio, aceto e sale
radicchio selvatico
(bot.)
=
tagiainétto, dénte de conìggio o anche radicchio raggiato; è un'erbetta dei pansoti
radice
(bot.)
=
réixe parte sotterranea della pianta
radice amara
(bot.)
=
radìccia; // ànima de r. (anima, parte legnosa centrale) radice amara che, lessata e condita con olio, aceto e sale, mangiasi in insalata. Le radici di Chiavari (Cicoria intybus var. sativus Bischoff) [radìcce de Ciâvai] sono una varietà di grande pregio e a pasta fine: riconoscibilissime perché terminano a punta ed hanno molte foglie alla sommità, sono una costante nel menù tradizionale natalizio
rafano
(bot.)
=
rafàn noto anche come Barbaforte (Armoracia rusticana), è una pianta erbacea rustica perenne delle Crucifere, alta circa 50 cm, con foglie grandi e ruvide, di colore verde intenso; è coltivata per la radice dalla quale si ricava la salsa
rama
(bot.)
=
ràmma fusto piccolino che sorge sul ramo stesso. Fioriscono le rame e non i rami; i frutti nascono e maturano sulle rame e non sui rami.
Prov. Sâtâ de ràmma in sanbûgo (Saltare di palo in frasca)
ramicello
(bot.)
=
fràsca ramicello fronzuto, per lo più di alberi boscherecci
ramo
(bot.)
=
ràmmo braccio dell'albero che viene dal tronco.
Vedere anche 'rama'
ramo secco
(bot.)
=
poàssa della vite. Vedere anche 'sarmento'.
ramolaccio
(bot.)
=
armoàssa specie di grosso ravanello. Dal diz. Casaccia: sorta di radice di pianta da orto, bianca, talora schiacciata come la rapa, ma più piccola... mangiansi crude, intinte nell'olio, o anche solamente con sale.
ramoscello
(bot.)
=
ramétto, ramétta ramétto (dim. di ràmmo); ramétta (dim. di ràmma)
ranuncolo
(bot.)
=
renóncolo Ranunculus, famiglia delle Ranunculaceae, che comprende 400-600 specie; sono fiori semplici ma eleganti provenienti dall'Asia
rapa
(bot.)
=
râva; // r. giâna (r.gialla) Brassica rapa, pianta dalla radice grossa e carnosa dal sapore dolciastro, che si mangia in insalata
raperonzolo
(bot.)
=
ranpónso campanula commestibile (Campanula rapunculus) è una pianta erbacea dai fiori a forma di campanella, fiorisce in estate, è comune nei prati asciutti e nei monti erbosi; si mangia in insalata, nella cucina popolare vengono usate le radici bulbose, crude o cotte
raponzolo
(bot.)
=
ranpónso vedi raperonzolo
raspollo
(bot.)
=
rapoâgia grappolo d'uva con pochi e radi acini, che resta sulla vite dopo la vendemmia
ravanello
(bot.)
=
ravanétto, armoasétta Raphanus sativus, famiglia delle Brassicaceae; piccolo bulbo di colore rosso (bianco all'interno), che si mangia in insalata
ravizzone
(bot.)
=
ravisón, navón Brassica rapa subsp. campestris, pianta annuale o biennale simile alla colza della famiglia delle Brassicaceae; se ne utilizzano i minuscoli semi, da cui si ricava un olio dai caratteri organolettici simili all'olio di colza
reseda
(bot.)
=
mignonétto genere di piante della famiglia Resedaceae, comprende piante erbacee, annuali o biennali, di altezza compresa tra i 40 e i 130 cm.
resina
(bot.)
=
réxina qualsiasi miscela prodotta da una pianta, di tipo liposolubile
ribes
(bot.)
=
rîbes frutto acido-dolce fatto a grappoletti come l'uva, prodotto da una pianta che appartiene alla famiglia delle Grossulariacee; esistono moltissime specie, le più diffuse sono il ribes rosso (rubrum) e il ribes nero (nigrum)
ricino
(bot.)
=
ricìn pianta delle Euforbiacee (Ricinus communis), dal cui seme oleoso si ricava l'olio di ricino, usato come lubrificante e come purgante
rincosperno
(bot.)
=
fâso giâsemìn Trachelospermum jasminoides, noto volgarmente come falso gelsomino, è un arbusto rampicante; le foglie sono sempreverdi, i fiori bianchi profumati
riso
(bot.)
=
rîzo; // veste do r. (loppa, lolla o pula: guscio del riso) Oryza sativa, pianta erbacea annuale della famiglia delle Graminacee, di origine asiatica, si coltiva nei luoghi umidi e paludosi. prov. Dâ o rîzo co-a natta (Dare il riso con il sughero: qualcosa di immangiabile, cioè inaccettabile)
risone
(bot.)
=
rizón riso fiore: il più grosso e migliore; riso greggio, con le cariossidi ancora avvolte nelle glumette, proveniente dalle risaie dopo la trebbiatura e l'essiccamento
robinia
(bot.)
=
acàccia vedi acacia
romice agra
(bot.)
=
agrétta vedi acetosa
rosa
(bot.)
=
rêuza; // r. giànca (r.bianca); r. sarvæga (r.selvatica o canina); r. do Bengalla (r.del Bengala); r. moscaiàtta (r.damascena o di Damasco); pl. rêuze genere della famiglia delle Rosacee che comprende circa 150 specie, originarie dell'Europa e dell'Asia.
Sciöpo de rêuza (sciroppo di r.); prov. Se saiàn rêuze scioiàn (Se saranno rose fioriranno); No gh'é rêuza sensa spinn-e (Non c'è rosa senza spine)
rosmarino
(bot.)
=
romanìn pianta perenne aromatica, arbustiva sempreverde, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, raggiunge altezze di 50–300 cm
rovere
(bot.)
=
rôe, rôve Quercus petraea è una quercia semi-caducifoglia di prima grandezza, appartenente alla famiglia delle Fagacee; il frutto è la classica ghianda
rovi
(bot.)
=
bùschi, béusai, ràzze béusai longæ (r.delle more) [diz.Gismondi]. Un costo de moîe (un rovo di more);
pianta spinosa appartenente alla famiglia delle Rosaceae, il frutto commestibile è la mora che in Italia matura in agosto e settembre
rucola
(bot.)
=
rîcoa Brassica eruca (Eruca vesicaria), ruchetta o ruca, è una pianta erbacea annuale, usata in cucina in insalata
rusco
(bot.)
=
rùspo; brùsco pungitopo (Ruscus aculeatus) è un basso arbusto sempreverde con tipiche bacche rosse impiegate come ornamento natalizio, appartenente alla famiglia delle Asparagaceae
saggina
(bot.)
=
sagìnn-a chiamato anche Sorgo, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle graminacee. Si fabbricavano scope di saggina utilizzate comunemente per lo spazzamento delle case, almeno fino alla seconda guerra mondiale
sala
(bot.)
=
lisca Sala, nome comune con cui sono conosciute alcune erbe di palude della classe delle Monocotiledoni. In particolare la Tifa (Typha latifolia), alta anche 250 cm, anticamente le foglie venivano usate per impagliare seggiole e rivestire fiaschi, e le infiorescenze composte da moltissimi “pelucchi” tutti uniti venivano usate per imbottire materassi. La Sala di Palude veniva usata dai bottai per meglio sigillare le doghe delle botti
salice
(bot.)
=
sàrxo, sâxo gàbba (s.bianco o da pertiche, salicone)
salicone
(bot.)
=
gàbba salice bianco o da pertiche
salvia
(bot.)
=
sàrvia Salvia officinalis, piccola pianta perenne erbacea aromatica dai delicati fiori labiati, famiglia delle Lamiaceae
sambuco
(bot.)
=
sanbûgo Sambucus nigra, pianta medicinale dal fusto pieghevole e midolloso, fiorisce a maggio; i fiori essicati possono essere usati in infuso come bevanda diuretica
santoreggia
(bot.)
=
santorìn, izöpo sarvægo Satureja hortensis, famiglia della Labiatae, pianta perenne, aromatica impiegata in cucina. Dialetto: tùmao gianco, erba peverina
saponaria
(bot.)
=
savonêa, savonétta, erba savonina Saponaria officinalis, tossica
satirio
(bot.)
=
antoìnn-a Satyrium hircinum (sin. Loroglossum hircinum), famiglia delle orchidee, pianta erbacea alta 30-90 cm, con fusto robusto, verde-giallastro; infiorescenza molto densa e verdastra, cilindrica, in genere con 20-80 fiori di odore sgradevole di caprino. Chiamata anche Barba di becco, Testicolo di volpe. Presente in Italia meridionale e Sicilia, Liguria e Piemonte meridionale: specie rara
scalogno
(bot.)
=
scialòtta Allium ascalonicum, detto anche scalogna (échalote in Francia), è una pianta della famiglia Liliaceae, simile alla cipolla, il bulbo ha l'odore e il sapore dell'aglio
scariola
(bot.)
=
scaròlla vedi scarola
scarola
(bot.)
=
scaròlla, scòula indivia (Cichorium endivia) è una pianta commestibile, sviluppa una rosetta di foglie assai increspate le quali formano un cespo
sedano
(bot.)
=
sélou, sélao
segale
(bot.)
=
séiga, séigo Secale cereale o segala, è un cereale
semenzina
(bot.)
=
semensétta semi di un'erba (artemisia judaica) usato per curare i vermi nei bambini
semprevivo
(bot.)
=
senprevîvo Sempervivum è un genere di piante succulente formato da 51 specie. Crescono in ciuffi di rosette perenni, riescono a sopravvivere per mesi anche sotto la neve
serenella
(bot.)
= vedi lillà
siringa
(bot.)
= vedi lillà
soffione
(bot.)
=
sciusción infruttescenza del Tarassaco o dente di leone o dente di cane, pianta erbacea comune delle Composite
solfino
(bot.)
=
senpitèrno erba zolfina
solfino selvatico
(bot.)
=
stacadò, stecadeu, senpitèrno sarvægo lavanda selvatica o stecade (Lavandula stoechas), pianta sempreverde della famiglia delle Lamiaceae, fiori d'un violetto cupo, a spiga fitta, fiorisce da maggio ad agosto
songino
(bot.)
=
sarzétto, sarxétto Valerianella locusta (chiamato anche soncino) è una pianta erbacea, edibile da insalata, appartenente alla famiglia delle Valerianacee.
Cresce nelle aree temperate del Mediterraneo, oggi la sua produzione si concentra fra Lombardia e Campania
sorba
(bot.)
=
sciórboa frutto del sorbo domestico (Sorbus domestica), piriforme, di colore rosso, acido, che si pone a maturare in mazzi per aria o sulla paglia.
Maturano in autunno, venivano usati per scopo alimentare in passato
spiga
(bot.)
=
spîga pannocchia (infiorescenza) di grano, orzo e avena
spigo
(bot.)
=
spîgo vedi lavanda
spinaci
(bot.)
=
spinàssi
spincervino
(bot.)
=
péi çervìn (rhamnus infectorius) Ramno catartico o Nerprun (Nizza), famiglia Rhamnaceae, che include circa 100 specie. È un arbusto alto fino a 3–4 m con radice ramificata legnosa, rami piuttosto numerosi ed opposti, terminati all'apice da una spina legnosa; fa fiori piccoli bianchi, bacche nere
stecade citrina
(bot.)
= vedi elicriso selvatico
stelo
(bot.)
=
ganba gànba da sciô (stelo del fiore)
stramonio
(bot.)
=
stramònia, èrba ratta Datura stramonium (fam. Solanacee), noto come erba del diavolo o erba delle streghe o noce spinosa, pianta erbacea altamente velenosa
succhione
(bot.)
= vedi pollone
sughera
(bot.)
=
sûgou quercia da sughero (Quercus suber), albero sempreverde della famiglia delle Fagacee. Può raggiungere i 20 m. d'altezza, il frutto è una ghianda ovale
susina
(bot.)
=
brignón, brìgna; // arselìnn-a (catalana morella); franchìn (catalana); bonbocón (cat. gialla o genovese); verdón (catalana verde); verdón rióndo (spiccatoia o spiccagnola); damàschina (s.di Damasco, p. secca) susino e prugno non hanno differenze dal punto di vista botanico: il frutto quando è fresco si chiama susina, quando è secco si chiama prugna
susina buon boccone
(bot.)
=
bonbocón catalana gialla o genovese
susina catalana
(bot.)
=
franchìn
susina catalana morella
(bot.)
=
arselìnn-a
susina catalana verde
(bot.)
=
verdón
susina di Damasco
(bot.)
=
damàschina prugna secca
susina genovese
(bot.)
=
bonbocón buon boccone o catalana gialla
susina spiccatoia
(bot.)
=
verdón detta anche spiccagnola
talea
(bot.)
=
botûa frammento (rametto) di una pianta appositamente tagliato e sistemato nel terreno o nell'acqua per rigenerare le parti mancanti, dando così vita ad un nuovo esemplare
tarassaco
(bot.)
=
piscialétto, dénte de can, dénte de lión, radición, barba do Signô, sciusción Taraxacum officinale, pianta erbacea comune delle Composite. Erba usata nel prebogión
tartufo
(bot.)
=
trìfolo
tasso
(bot.)
=
tàscio Taxus baccata, è un albero sempreverde delle conifere a crescita molto lenta, molto usato come siepe ornamentale; è conosciuto anche col nome di «albero della morte»
tasso barbasso
(bot.)
=
tàssobarbàsso Verbascum thapsus o verbasco, pianta erbacea biennale, cresce fin oltre 2 metri, i fiori sono gialli
terebinto
(bot.)
=
scornabécco, scannabécco Pistacia terebinthus, è un cespuglio dioico appartenente alla famiglia delle Anacardiacee, alto fino a 5-6 m.
In "Flora popolare ligure" del 1897, scornabécco corrisponde alla Pistacia Lentiscus
terracrepolo
(bot.)
=
ratalêgoa, taleægoa, teracrèpoli, gattalêvre, screppoe sanchus picroides (Reichardia picroides) o grattalingua comune, è una specie di piante spermatofite dicotiledoni della famiglia Asteraceae; nasce in luoghi erbosi e incolti, si mangia in insalata, è un'erbetta dei pansoti, si usa nel prebogión
testicolo di volpe
(bot.)
=
antoìnn-a vedi satirio
tiglio
(bot.)
=
tìggio albero
timo
(bot.)
=
tùmou Thymus, piccolo arbusto legnoso e perenne delle Labiate, spontaneo nei luoghi aridi della regione mediterranea e coltivato per ornamento, per condimento o per estrarne l'essenza
tralcio di vite
(bot.)
=
câvo de vìgna ramo giovane della vite
trifoglio
(bot.)
=
treiféuggio, sarféugeo o strefòggio (val Vara) Trifolium, genere di piante erbacee appartenente alla famiglia delle Fabaceae
tulipano
(bot.)
=
tolipàn, tolipâno Tulipa, genere di piante della famiglia delle Liliaceae, originario dell'Asia; sono dei bulbi che fioriscono in primavera
tulipano selvatico
(bot.)
=
perscianìn Tulipa sylvestris, pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee, fiorisce in aprile-maggio, i fiori son giallini; segnalato erroneamente in Liguria. A Verona è chiamato Tulipan de Persia
uva
(bot.)
=
ûga ràppo (grappolo); axinélle (acini); pélle (buccia); granétte (vinaccioli); rapùsso (grappolo senza acini); rapoâgia (raspollo, grapp. con pochi e radi acini); scciànco/sccianchétto d'ûga (racimolo); fragin/tragin (filari di vigna); û. braiêua (u.brachetto); û. gianchétta d'àrba/arbaiêua (u.albarola o bianchetta); û. roséize (u.rossese, coltivata nel ponente ligure); û. spinn-a (u.spina); marvaxîa (malvasia); vermentìn (vermentino); prov. Bella vìgna e pöca ûga
uva americana
(bot.)
=
ûga merélla
uva fragola
(bot.)
=
ûga merélla
uva spina
(bot.)
=
ughétta, ûga spìnn-a Ribes uva-crispa, arbusto da frutto spinoso appartenente alla famiglia delle Grossulariaceae e al genere ribes. Le sue bacche sono considerate frutti di bosco
valeriana
(bot.)
=
valeriànn-a, valeriâna erba medicinale, la cui essenza è usata come antispasmodico
vaniglia
(bot.)
=
vainìglia
vecchioni
(bot.)
=
vegétte, ciòcche Castagne secche lessate col guscio e affumate. La loro buccia rimane grinzosa, da qui la denominazione di Vecchioni.
Vedere anche castagne secche lessate
veccia
(bot.)
=
véssa Vicia sativa, famiglia delle Fabaceae, specie di legume, il suo seme è eccellente per ingrassare i piccioni
verbasco
(bot.)
=
tàssobarbàsso Verbascum, famiglia delle Scrophulariaceae; la pianta era usata come stoppino per le lucerne fin da tempi antichissimi
verbena
(bot.)
=
èrba minsæa Verbena officinalis (erba colombina, verminaca), erba perenne, nasce lungo le strade, intorno alle siepi e nei luoghi incolti, fiorisce in estate;
verbena odorosa
(bot.)
=
èrba loîza vedi erba luisa
veronica
(bot.)
=
verònica Veronica speciosa, pianta perenne
verza
(bot.)
=
cöo lonbàrdo Brassica oleracea var. sabauda, è una varietà simile al cavolo cappuccio, ma a differenza di questo presenta foglie grinzose, increspate e con nervature prominenti; chiamata anche cavolo lombardo o di Milano
vescia di lupo
(bot.)
=
véscia de lô, tésta de mòrto fungo
vigna
(bot.)
=
vìgna, vîte prov. Chi veu avéi do mosto, sàppe a vìgna d'agósto (Chi vuol avere del mosto, zappi la vigna d'agosto)
vigneto
(bot.)
=
vignêto, vìgna
vilucchio
(bot.)
=
canpanélla vedi campanella
vimine
(bot.)
=
gorìn ramo del Salix viminalis. Intrecciato, è impiegato per la produzione di vari oggetti di uso comune, tra cui cesti e sedie. Tradizionalmente viene impiegato per la legatura dei tralci di vite
viola
(bot.)
= vedi viola del pensiero
viola del pensiero
(bot.)
=
penscêo
viola gialla
(bot.)
=
baichèlla Viola biflora, pianta appartenente alla famiglia delle Violaceae
viola mammola
(bot.)
=
viovétta
violacciocca
(bot.)
=
bàico (m)
violaciocca
(bot.)
= vedi violacciocca
vischio
(bot.)
=
vìsco (Viscum album) pianta sempreverde con fiori gialli luminosi e con frutti costituiti da bacche sferiche con un interno gelatinoso, colloso e dolciastro. Venivano chiamati cacciatori da visco (caciòu da vìsco), coloro che che per attirare gli uccellini utilizzavano i frutti del vischio, schiacciandoli con le mani per ottenere un miscuglio appiccicoso e dolciastro, spalmato poi sui rami e le foglie, dove accorrevano golosi gli uccellini
visciola
(bot.)
=
ìscioa tipo di ciliegia acida
vitalba
(bot.)
=
sciàrboa, liàssa, viàssi, viàsoa, riassâ, viàrboa (Mele), ligàsso, viasèrno (Caminata di Ne) Clematis vitalba, pianta arbustiva delle Ranunculaceae, infestante
zafferano
(bot.)
=
safràn Crocus sativus, pianta della famiglia delle Iridaceae; è una pianta sterile triploide, è il risultato di una intensiva selezione artificiale di una specie originaria dell'isola di Creta. Dallo stimma trifido si ricava la spezia denominata "zafferano"
zafferano selvatico
(bot.)
=
cancaxeu, safranón, safràn sarvægo Colchicum autumnale o falso zafferano, è una piccola pianta bulbosa erbacea autunnale, velenosa, dai vistosi fiori color rosa-violetto, che fiorisce da agosto a settembre; il fiore ha 6 stami
zenzero
(bot.)
=
zénzao (Zingiber officinale) pianta erbacea delle Zingiberaceae originaria dell'Estremo Oriente (nome inglese: ginger); il rizoma è utilizzato in cucina come spezia e nella preparazione di bibite
zigolo dolce
(bot.)
= vedi dolcichini
zizzania
(bot.)
=
zizània, loéggio Lolium temulentum o loglio ubriacante (a causa del tipo di intossicazione provocata), pianta spontanea e infestante, che cresce tra il grano, con fiori a spiga rossa
zolfino
(bot.)
=
senpitèrno vedi solfino
zucca
(bot.)
=
sùcca
zucchina
(bot.)
=
suchìn pianta della famiglia delle Cucurbitaceae
zucchino
(bot.)
=
suchìn frutto della zucca che si coglie immaturo